non-solo-domy
....rispetto al tema assicurativo siamo un bel po' OT, ma in fondo se si scivola in una discussione interessante, perchè no...
Sono d'accordo con il gruppo "ottimista" (Paulus, Gil, et alter) seppure comprendendo le osservazioni di Slash relativamente al dilagante pressapochismo odierno, spesso basato sull'assunto che "di ogni cosa, fonte universale del sapere, è internet".
Ai miei tempi si diceva "se lo dice la tv (o i giornali) è sicuramente vero", oggi lo stesso errore viene rivisitato come sopra.
Ma ho grande fiducia nelle future generazioni perchè, nella stragrande maggioranza, quella non sotto i riflettori, ma che lavora silenziosamente, sono meglio di noi.
Più reattivi, più curiosi, più aperti verso le differenti realtà che li circondano.
E penso che dobbiamo essere orgogliosi di ciò, perchè se sono così, lo si deve al fatto che abbiamo lavorato bene, crescendo una gioventù che, in generale, grazie a Dio, dimostra di essere la nostra evoluzione: in meglio.
Spesso hanno bisogno di qualche ulteriore "istruzione per l'uso" relativamente alla vita, ma dobbiamo essere noi a capire quando dargliela e non aspettare che ce la chiedano, lamentandoci poi se ciò non è accaduto.
Slowhand
Ok, da moderatore dovrei bacchettare l'OT e invitare tutti a parlare di moto, ma visto che il tema del post sembra ormai esaurito, e si chiacchiera invece di cose interessanti, mi aggrego alla combriccola.
Credo che il progresso tecnico e la civiltà siano due cose diverse. Che la tecnica, da sola, possa portare un miglioramento generale delle condizioni dell'umanità è un'utopia che ormai resta confinata in qualche riunione della UAAR e nei convincimenti ottocenteschi di qualche irriducibile.
Sicuramente noi -noi occidentali, intendo- viviamo molto meglio anche solo di mezzo secolo fa, e la prospettiva per i nostri figli è che le cose migliorino ancora... sempre che possano permettersele. Perché -e qui sta la differenza di cui dicevo prima- la civiltà non consiste solo nel migliorare le conoscenze (scientifiche e non) e le loro applicazioni, ma anche nel renderne i vantaggi fruibili a tutti (nei limiti del possibile), e nel valutare correttamente, dal punto di vista etico, i costi di determinate scelte.
Mi pare che questo secondo aspetto venga colpevolmente ignorato, quando non silenziato. Il che, credo, non è una buona cosa.
Resto comunque fiducioso nel fatto che, anche se vedo aumentare il divario tra "chi ha" e "chi non ha", la civiltà, nel suo insieme, sia in cammino. Un cammino che, sia pure con molti ostacoli e troppe giravolte, può comunque condurci a una situazione migliore. Non posso dire "chi vivrà vedrà", perché non penso che la cosa ci riguardi, nemmeno i più giovani tra noi. Di una cosa, però, sono certo: nessun miglioramento sarò possibile, se gli uomini non lo perseguiranno con volontà e decisione.
paolo2145
Prima o poi capita a molti, a un certo punto della vita, di guardare ai giovani come ad esseri diversi da quello che eravamo noi da giovani.
Scarso interesse a ciò che era al centro dei nostri pensieri e dei nostri obiettivi, atteggiamenti e comportamenti non sempre accettabili da noi cosiddetti adulti.
Stessa cosa capita oggi, certe situazioni si ripetono di generazione in generazione.
A me è successo intorno ai quarantacinque anni, vedevo nei ventenni di allora un enorme divario rispetto a quello che ero io a vent'anni.
Non mi ci volle tanto a ricredermi: ottenni un insegnamento al neonato Corso di Laurea in Odontoiatria, per alcuni anni tenni un corso di Terapia Conservativa ai ragazzi che frequentavano il secondo anno, ventenni o poco più.
Già dal primo anno dovetti riconoscere che quei quei ragazzi, una ventina, erano per la maggior parte motivati ad imparare, si applicavano seriamente, mi trattavano col massimo rispetto, fino al punto di ritrovarci con un rapporto interpersonale gradevole, quasi amichevole.
E negli anni successivi la situazione fu la stessa fino a che non lasciai l'incarico per dedicarmi unicamente alla libera professione.
Fu una bella esperienza, ben diversa da quella degli anni precedenti in cui insegnavo invece alla Scuola di Specializzazione in Odontostomatologia, con allievi già laureati in Medicina e Chirurgia con una età molto più vicina alla mia.
Mai giudicare una Persona senza averla frequentata e capita, lo stesso vale per Persone che hanno venti o trenta anni meno di noi.
Per capirli bisogna essersi resi conto dei loro problemi e delle loro aspettative, dei motivi di certi loro comportamenti.
Anche oggi è così, chi oggi ha vent'anni ne ha più di cinquanta meno di me, quasi sessanta.
Ma quello che imparai da quei ragazzi tanti anni fa non l'ho scordato e non lo scorderò.
E chi comanda e decide dovrebbe pensare seriamente a chi oggi ha vent'anni, non blaterare al vento rimandando al futuro ciò che dovrebbe essere stato fatto già da tempo.
slash-85
Riconosco pienamente l'esser andato fuori tema e me ne scuso. Ieri mi sentivo anche particolarmente 'velenoso', mentre oggi ho apprezzato leggere le vostre opinioni a riguardo.
Si sbaglia nel generalizzare ed è pienamente vero che esistono giovani capaci oltre che incapaci. Quello che mi preoccupa è il generale livello di appiattimento culturale e critico che l'ampio uso dello strumento informatico porta con relativa facilità con sé.
Mi piace la precisazione sul fatto che "progresso tecnico e la civiltà siano due cose diverse" e mi ritrovo pienamente nel fatto che l'etica venga facilmente messa da parte. Anche su questo ho un facile esempio: se una volta il sesso penso rappresentasse uno dei tabù maggiori, oggi questo è sostituito dalla caducità umana. E' difficile e scomodo parlare della morte o dell'invecchiamento in termini che non siano assistenzialistici (per non dire pietistici). Specchio di una società edonista e immanente.
Vabbé, continuo ad andare OT...
Chiudo dicendo che servirebbero più thumping e meno instagram & soci
Terra
Volevo ringraziare tutti i partecipanti a questa discussione perché a prescindere dalle idee e dalle posizioni pessimistiche od ottimistiche ognuno di voi ha dimostrato passione. È questo il bello, quello che fa bene al morale. Rendersi conto che esistono persone che si appassionano al futuro comune, che non vivono dell’attimo avendo come scopo solo il vantaggio personale ma che cercano di guardare oltre, di lasciare dietro di se’ qualcosa di migliore. Se posso esprimere un parere….. decisamente un bel forum. Grazie
Slowhand
slash.85 wrote
Chiudo dicendo che servirebbero più thumping e meno instagram & soci
Sottoscrivo. E spero vivamente che in primavera si possa nuovamente pensare a "dove" andare, senza più doverci preoccupare del "se", del "come", e tante altre cose.
bigghio
Contento di leggervi.. anche se ora sono un pochino confuso !