La prima cosa da tenere a mente leggendo è che si è trattata di una prova insolita per me, perchè fatta su strade sconosciute e per questo senza andare a cercare di spingere più di tanto, cosa che secondo me bisogna sempre cercare di fare per dare un senso a queste provine di mezz'ora........ bene tutto questo non l'ho fatto quindi le impressioni che seguono prendetele con le pinze.
Arrivo dal concessionario in leggero ritardo su quanto concordato ieri al telefono, ore 10:05........ poco male, la ragazza mi informa che prima delle 11 la moto non sarà disponibile, anche se è in vetrina, quindi suppongo non sia attiva l'assicurazione. Ma io ieri cosa ho telefonato a fare? Non lo so, ma è festa, sto provando una moto, il tempo è bello e ho tempo da perdere, in definitiva gironzolare per un'oretta a guardare le moto esposte non mi pesa.
Allora ne approfitto per guardarmi bene questa Interceptor.
Dalle foto il blocco motore mi è sempre parso un'incudine, largo, sproporzionato tra la larghezza e massiccitudine dei carter e la traccagnottaggine dei cilindri, invece dal vivo oh, devo dire che l'impressione è confermata, è un motore traccagnotto, non privo d'una sua massiccia eleganza (dà l'idea di essere largo quanto il 4 in linea della Bandit pur avendo due cilindri in meno), ma l'impressione è aumentata anche dall'importante diametro dei collettori di scarico. Però le linee sono pulite, e qua e là spiccano gli adesivi "LEAK OK - 30/12/2020", "ENGINE OK" ecc ecc che indicano la giovinezza della mia moto, che ha passato tutti i controlli.
Costruttivamente apprezzo alcune cose come la brillante verniciatura del serbatoio, l'impuntura della sella e la linearità del telaio, che mi ricorda quello della 535; altre cose non mi piacciono come gli adesivi sopra la vernice dei fianchetti, la presenza di appendici di plastica sui parafanghi e soprattutto quanto spicca il serbatoietto bianco del liquido del freno posteriore, che pare uno di quei barattoletti per raccogliere le urine, ma cacchio gli costava tanto farlo nero e lasciare trasparente una striscia verticale per vedere il livello?
Vabbè, si può fare in garage... insieme a cos'altro? Vediamo, si possono togliere le appendici di plastica dei parafanghi. Le due maniglie nei pressi della sella. I tubi paracolpi. Il traversino al manubrio. La piastra metallica sotto il motore. I soffietti. Volendo, il cavalletto centrale. Insomma la moto, che a me pare piuttosto anonima e incapace di raccogliere il fascino della 535, si presta però bene ad essere personalizzata già semplicemente togliendo roba. De gustibus.
Alle 11:00 paccate salgo in sella e come previsto trovo piuttosto strana la posizione dei piedi, infatti la larghezza dei carter costringono a tenerli piuttosto distanti il che di conseguenza porta ad avere le ginocchia allargate, ma soprattutto una cosa che io non sopporto, cioè tenere i piedi a papera. Risolvo piantando gli avampiedi metà sulle pedane e metà sui sostegni al telaio, tanto che sento sotto il piede la testa delle viti su cui si imperniano le pedane, ed i calcagni ben aderenti ai battitacchi. In questo modo posso spingere sulle pedane e queste diventano d'intralcio solo nelle manovre da fermo.
Avanzata la posizione in sella per poter stringere il serbatoio con le ginocchia, servirebbe un parapalle di quelli del nonno, mentre il manubrio è largo e comodo, la schiena appena moderatamente inclinata in avanti.
Praticamente assenti ovunque le vibrazioni, l'aria comincia a premere sul busto a partire dai 120 indicati, la comodità è inficiata dalla sella un pochino dura. Avrei preferito due specchi un po' più grossi, e la strumentazione un po' più vicina al pilota, non mi è parsa molto leggibile, meglio fare a orecchio.
Il motore si avvia con un brontolio ruspante ma civile, peccato però che nel rilasciare il gas fischi, si sente un rumore meccanico che pare una turbina al contrario, e questo mi da noia. Però i primi metri mi danno l'idea di stare su una moto facilissima, i comandi sono tutti facilmente raggiungibili sebbene il pedale del freno posteriore sia un po' lontanuccio. Del resto proprio dal retrotreno mi arriva poca confidenza, perchè in scalata ho sempre l'idea di far pattinare la ruota, e in frenata sento sensibilmente che il posteriore ondeggia, cosa però che non succede nè frenando col motore nè combinando l'uso del freno posteriore con quello anteriore, che invece di suo è sufficientemente potente sebbene non molto modulabile.
La forcella risponde in modo piuttosto secco ed anzi sulle buche si ricevono un po' di contraccolpi, in verità però niente che infici la piacevolezza di guida, e comunque nelle curve prese allegre tutto l'avantreno restituisce una gradevole sensazione di controllo e la moto non si scompone, benchè sia un pochino gnucca da far scendere.
La frizione è un burro, il cambio silenziosissimo e piuttosto preciso, anche se le marce sono parecchio corte, mi è capitato di andare fuorigiri pensando di avere un migliaio di giri in più, invece ero arrivato.
Volendo correre la moto corre, il motore devo dire che mi ha sorpreso per la verve e per la facilità con cui prende i giri - qui, sì, aiutato dalle marce corte - e per la ripresa, i sorpassi si fanno facilmente e benchè ci sia un certo effetto on-off un po' marcato, le curve le ho pennellate bene, credo però che la luce a terra sia scarsina perchè in un paio d'occasioni ho strisciato i pirulini delle pedane, e a sinistra mi è risultato più facile che a destra.
Mentre la riportavo dal concessionario cercavo di tirare le somme e valutare i pro e i contro di una prova non condotta come piace a me.
La moto è senz'altro facile, e non mi ha invogliato a correre nè a cercare il limite, per quanto cmq nei tornanti in salita vada su bene e sia piacevole farne uno dopo l'altro giocando col cambio e col gas. E' anche piuttosto facile far pattinare la gomma e questo a me diverte. Peccato non pieghi tanto ma pazienza, poi cmq i pirulini si possono togliere e si può guadagnare qualcosina.
Del resto io la trovo una moto un po' anonima che però riconosco ben fatta e comunque ottimissima base per personalizzarla, io per esempio toglierei tutti i pezzi che dicevo prima, metterei un parabrezza alto, due borse laterali e ci girerei l'Europa. Magari montando su il kit che alza la cilindrata a 860, mi pare.
Una cosa però mi ha fatto riflettere: è molto, ma molto meglio di tutte le Triumph vintage che ho provato, Thruxton R a parte.
Non parlo della potenza del motore, anche perchè le Triumph sì, ma questa non l'ho spinta al massimo, ma parlo proprio della piacevolezza e del comfort di guida.
E' un dato di fatto che tutte le classiche Triumph che ho provato mi hanno fatto scendere col mal di mare. Addirittura una beccheggiava a ogni apertura e chiusura di gas, flaccidissima sulle sospensioni. E tutte, in curva, mi davano la sensazione orribile che dopo aver impostato la traiettoria loro prima traslavano di lato, poi la seguivano.
Questa no, questa è molto più stabile e l'unica vera cosa che inficia il comfort è stata la durezza della sella e la mancanza di uno scalino che trattenga il pilota, in mancanza di un parabrezza alto bisogna aggrapparsi al manubrio e questo secondo me non è sicuro perchè andando forte alleggerisce l'anteriore proprio quando serve che stia più piantato.
Per finire, una nota di colore.
Tornato in concessionaria avviso la ragazza di aver riportato la moto e un suo collega le dice di darle un'occhiata. Usciamo, lei si accovaccia vicino alla moto, prima sul lato destro, poi sul lato sinistro, ed esamina attentamente marmitte e cromature, immagino alla ricerca di un qualche segno o imperfezione causato da una mia eventuale condotta maldestra.
Il che per me è una novità, mai nessuno ha controllato lo stato delle moto che gli riportavo, ma del resto: casa sua, regole sue.
Quello che non mi è andato bene è, piuttosto, non averlo fatto prima di farmi partire: avremmo dovuto ispezionare la moto, insieme, per vedere insieme se qualche tacca o qualche segno fossero già presenti.
Farlo solo dopo mi è parso il genere di sgarbata furberia che non sopporto nella maggior parte dei concessionari, perchè se al mio ritorno la ragazza avesse detto "Qui c'è una bozza, ora paghi la riparazione" io non avrei potuto dimostrare che la bozza c'era anche prima.
Magari esagero, ma io purtroppo a queste cose ci guardo.